La voce degli innocenti.

Liberazione eclatante presso Green Hill: media che ne straparlano, gente che scopre la parola vivisezione, un’infinità di famiglie che desiderano adottare quei poveri cani premono per essere inserite in una lista d’attesa che non finisce più (e le migliaia di cani che da sempre soffrono nei canili? Mah…), poi basta.

Silenzio stampa nazionale.

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E invece no: giusto ieri un corteo antivivisezionista che rasentava le duemila persone ha sfilato nel centro di Udine per l’obiettivo n° 2, Harlan: una società che fornisce i suoi servizi (TORTURE A ESSERI SENZIENTI) alla maggior parte delle case produttrici dei cosmetici che troviamo in profumeria, al supermercato… e in casa nostra Triste

Perché, è vero, il prodotto finito può non essere testato sugli animali. Ma che dire dei singoli ingredienti che lo compongono?

Diciamo che la normativa europea tutt’ora impone la sperimentazione animale ogni qual volta si voglia provare un ingrediente nuovo; che acquistare un prodotto certificato ICEA basta dunque per acquietare la coscienza del consumatore ma non per sottrarre nuovi animali alla vivisezione; che la vivisezione è antiscientifica sul piano metodologico, inutile dal punto di vista clinico nonché perversa e immorale sul piano etico.

Ma soprattutto dobbiamo dire che dall’esempio italiano di Montichiari è nata la convinzione che un’opposizione radicale e non violenta alla vivisezione è possibile ed esportabile.

udine.harlan.antivivisezione.jaulleixe

Le principali associazioni nazionali e internazionali hanno espresso solidarietà ufficialmente al corteo contro Harlan. Gli animalisti svedesi, tedeschi e israeliani hanno inviato il loro comunicato. I francesi hanno già organizzato una manifestazione a sostegno degli attivisti italiani e della causa antivivisezionista che si terrà a Lione il 6 ottobre prossimo.

Ma soprattutto, e questa è la significativa marcia in più dell’antivivisezionismo contemporaneo, Udine ha dato il proprio patrocinio come Comune all’iniziativa, nonostante le fratture e le polemiche che questo ha causato all’interno del Consiglio Comunale.

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L’alleanza tra cittadinanza attiva e istituzioni contro la vivisezione rappresenta una svolta epocale senza precedenti soprattutto se consideriamo, senza andare troppo lontano nel tempo e nello spazio, che il sindaco e il capo dei vigili di Montichiari, dopo tutto quello che è successo con Green Hill, sono ora indagati per corruzione. A Udine Harlan si è limitata solo a far apprendere il suo “dispiacere” a mezzo stampa… e ora inizierà a tremare… Perché gli attivisti sono già pronti a manifestare il prossimo 20 ottobre a Corrazzana, presso la sua seconda sede italiana (e verrà anche la volta della terza…). E poi non dimentichiamoci di monitorare Green Hill che, nel frattempo, è stata svuotata ma non chiusa!

Ora è indispensabile NON MOLLARE la presa e diffondere, a dispetto del silenzio dei media nazionali (non certo apprezzati per la loro capacità di fare davvero informazione), tutte le informazioni possibili intorno alla vivisezione e alle attività volte a contrastarla e, soprattutto, ricorrere al PASSAPAROLA per fare numero e ricordare alle multinazionali della morte che siamo tanti e saremo sempre di più!

Ricordiamo inoltre che è la domanda a creare l’offerta e che non dobbiamo smettere MAI, anche se abbiamo sempre con noi la nostra lista dei prodotti cruelty free, di recarci ogni tanto in profumeria a “rompere”, chiedendo se hanno prodotti di società che si impegnano a non ricorrere alla vivisezione.

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Questo perché solo con la minaccia di un mancato guadagno le lobby della morte molleranno la loro presa sulle istituzioni europee, presso le quali i progetti antivivisezionisti hanno subito un rallentamento imperdonabile, lasciando in vigore una normativa a dir poco vergognosa. Già. Perché finché non scompare la vivisezione dalle leggi dell’Unione Europea, scordiamoci, per il principio della gerarchia delle fonti, che la normativa nazionale degli Stati Membri possa vietare categoricamente quella abominevole pratica al proprio interno.

Insomma, c’è moltissimo da fare, ma non scoraggiamoci perché in passato buoni risultati sono stati ottenuti e non é da escludere che, insistendo, possano allargarsi a macchia d’olio! Jeremy Rifkin già nel 2004* scriveva: “Queste coraggiose iniziative [tra cui l’introduzione di limiti per la vivisezione, n.d.r.], pensate per promuovere gli interessi di tutte le creature viventi e stabilire  un rapporto ecologicamente più equilibrato fra uomini e animali, non sono prive di costi e l’Unione europea teme che le sue politiche progressiste sui diritti degli animali possano mettere gli Stati Membri in condizione di svantaggio rispetto ad altri paesi, privi di normative o con regole meno restrittive […]. Per rispondere a questo problema, l’UE sta cercando di sensibilizzare i propri partner commerciali sui diritti degli animali, nella speranza che sforzi bilaterali contribuiscano a promuovere riforme analoghe in altri paesi. L’Ue sta anche attivamente perseguendo una politica di etichettatura, in modo che i consumatori possano essere informati su ciò che acquistano. […] L’estensione del concetto di empatia umana, fino a includere considerazioni sull’integrità delle altre creature viventi, segna uno spartiacque nella politica: se tutti gli esseri sono realmente connessi in un’indivisibile rete nella vita, raccolta nella fascia della biosfera, riconoscere e salvaguardare questi rapporti è essenziale per realizzare una nuova visione scientifica più olistica, oltre che per promuovere uno sviluppo sostenibile e una coscienza veramente globale.”

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*citazione da Jeremy Rifkin, Il sogno europeo, edizione Mondandori 2004, pagg. 358-359

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4 risposte a La voce degli innocenti.

  1. Valentino ha detto:

    Touché

  2. Rebecca Antolini Pif ha detto:

    Ciao mi sono ancora sottoscritta.. non so perchè ma ti ho perso… abbi un sereno weekend … Pif ;-)

  3. Sammy C. ha detto:

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